Con difficoltà psicomotoria si intende una difficoltà nella coordinazione, simultaneità, armonia e ritmo nell’ esecuzione di azioni e gesti che non sono appresi culturalmente o attraverso una formazione specifica ma vengono acquisiti “naturalmente” nel tempo (ad esempio camminare, correre, saltare, stare in equilibrio, andare in bicicletta…).
I disordini psicomotori riguardano una difficoltà nell’integrazione dei gesti: ad esempio bambini che presentano queste difficoltà potrebbero non essere in grado di coordinare braccia e gambe quando nuotano, essere scomposti nella corsa, non riuscire a stare in equilibrio su una gamba sola o a saltellare su un piede solo, o a scendere le scale.
Una lieve disprassia motoria o visuo-motoria può far si che versare dell’acqua dalla caraffa al bicchiere senza bagnare il tavolo non sia sempre impresa facile! Il bambino può non valutare con precisione le distanze fra il proprio corpo e l’oggetto, può urtare “inavvertitamente” contro la tazzina o qualche altro recipiente.
Si dimostra un po’ trasandato, anche nel modo di vestire.
Può scambiare il dritto per il rovescio oppure inverte le scarpe, la destra con la sinistra!
Può essere incapace di afferrare la palla o di gettarla nella giusta direzione, può correre lentamente, arrivando ultimo alla meta, vedendosi per questo motivo escluso dal gioco, con evidenti risvolti sugli aspetti affettivo-relazionali.
A scuola può presentare impaccio o difficoltà nella coloritura, nel ritaglio, nel segno grafico, nella scrittura, nell’incolonnare su un foglio a quadretti, ecc…
Attraverso un adeguato intervento psicomotorio, un progetto condiviso con la famiglia e la scuola ed un sostegno emotivo-psicologico rispetto alle frustrazioni che la persona potrebbe vivere nelle situazioni di insuccesso, ed alla perdita di autostima conseguente.